Banca della Memoria

Il Comune di Casale marittimo, per la valorizzazione della sua identità territoriale, riconosce la cultura quale fattore strategico per lo sviluppo sociale ed economico della comunità e per il miglioramento del benessere individuale e collettivo, nonché quale strumento di sostegno alla conoscenza, alla consapevolezza, alla creatività, all'innovazione e allo sviluppo sostenibile.

Il Comune di Casale marittimo, per la valorizzazione della sua identità territoriale, riconosce la cultura quale fattore strategico per lo sviluppo sociale ed economico della comunità e per il miglioramento del benessere individuale e collettivo, nonché quale strumento di sostegno alla conoscenza, alla consapevolezza, alla creatività, all'innovazione e allo sviluppo sostenibile.

Partendo dalla constatazione che la cultura rappresenta un volano di sviluppo a tutti i livelli l’Amministrazione comunale ha inteso fare propri tali obiettivi, approcciandosi al fare cultura in modo nuovo, ovvero partecipato. La cultura come interpretazione e promozione complessiva della comunità locale. La promozione della cultura quale investimento prioritario all'interno dell'agire politico amministrativo, dal bambino all'anziano.

Conoscenza significa riscoperta della realtà che ci circonda di cui siamo parte integrante, ma anche capacità di relazionarsi col patrimonio da tutelare e valorizzare, al fine di recuperare le radici storiche e culturali del nostro vivere quotidiano.

Questa Amministrazione intende generare cultura dando voce ad una storia passata che vedrà protagonisti della ricerca gli stessi residenti di Casale marittimo. La storia di un paese infatti non è fatta solo di monumenti ma di persone vive che respirano l'aria della memoria locale. A questi intendiamo far valere il diritto di partecipare alla vita culturale, consapevoli che sono i beneficiari speciali di un'eredità culturale unica e incomparabile.  Il progetto garantirà una proficua trasmissione di esperienze e di conoscenze sul “tempo che fu a Casale marittimo”  e, contestualmente un flusso di contenuti emozionali da trasmettere ai più giovani.

Nel definire memoria intendiamo l'esperienza del passato, protagonisti di questo antico vissuto sono proprio gli abitanti di Casale Marittimo. Dalla gente di Casale, dalle pietre delle facciate delle nostre case ha origine lo stimolo per raccontare una storia che parte dagli individui e raggiunge le pagine dei libri. Un processo spontaneo, un coro di voci non uniforme. Alcuni esempi sono stati compiuti con successo come la pubblicazione che ricostruisce le tappe fondamentali della "Filarmonica di Casale" , il progetto “Il tempo del sale” e "Casale Racconta...".

“Il tempo del sale” ha rappresentato l'occasione per dar forma, consolidare e ampliare collaborazioni già in essere ed estenderle, per dar luogo a una rete tra tessuti sociali ed espressioni artistiche differenti.

Le stratificazioni culturali del territorio (La memoria del sale) sono state ripercorse nei loro aspetti storici, artistici, linguistici ripercorrendo direttamente e virtualmente i legami di questa realtà con il loro passato.

Rafforzare il valore identitario del territorio significa anche recuperare, riqualificare e valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale (Storico, architettonico, paesaggistico). Per tali ragioni la realizzazione del progetto di restauro dei docci comunali e lavatoi pubblici sono intesi come ampliamento delle attività del progetto “Tempo del sale” di seguito dettagliato anche con documentazione fotografica.

 IL TEMPO DEL SALE

Il Tempo del Sale è un progetto culturale che si è sviluppato come una ricerca della memoria collettiva di una piccola comunità attraverso video-interviste di famiglie che sono state poi restituite alla collettività attraverso una mostra interattiva proiettata sui muri delle case del borgo di Casale Marittimo.

In alto a destra le foto delle famiglie e della mosta

Leggi il libro La Memoria del Sale

Progetto

Video Il tempo del sale

Video Il tempo del sale

Video Il tempo del sale

Video Il tempo del sale

 

RIQULIFICAZIONE DOCCI COMUNALI E LAVATOI PUBBLICI

Le stratificazioni culturali del territorio (La memoria del sale) sono state ripercorse nei loro aspetti storici, artistici, linguistici ripercorrendo direttamente e virtualmente i legami di questa realtà con il loro passato.

Rafforzare il valore identitario del territorio significa anche recuperare, riqualificare e valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale (Storico, architettonico, paesaggistico). Per tali ragioni la realizzazione del progetto di restauro dei docci comunali e lavatoi pubblici sono intesi come ampliamento delle attività del progetto “Tempo del sale”.

Inquadramento Storico-Architettonico del Comune di Casale e dei manufatti oggetto di restauro

Il Comune di Casale, di antica origine paleo-etrusca, vanta importanti ritrovamenti archeologici, tra i quali la famosa tomba a "tholos", con tamburo cilindrico e pilastro centrale del VI sec a.C. (attualmente nel Museo Archeologico di Firenze). Centro importante anche nel periodo romano, ha restituito le vestigia di un’importante villa la cui costruzione viene fatta risalire al periodo aureo dell’Impero. Di Casale medievale sono ancora visibili i resti del castello (in particolare le mura inglobate nel tessuto urbano) e il Palazzo Rocca. Il paese mostra l’evoluzione tipica di un borgo, costruito intorno ad una roccia residenziale che segue uno sviluppo ad anelli successivi tenendo conto delle cinte murarie. Sono state infatti rinvenute tracce di due distinti Castelli, un "Casale Vecchio" e un "Casale Nuovo", corrispondente all’attuale Casale Marittimo, forse sorto in seguito alla distruzione del primo. Casale Nuovo, capoluogo di Pieve, fu feudo dei Conti Della Gherardesca fino al XV secolo, dopodiché passò sotto il dominio di Firenze.

 Lavatoio

Dalle foto sopra si possono vedere le donne dell’epoca durante l’attività quotidiana del bucato presso i lavatoi della “fonte vecchia. Anche se ad oggi i lavatoi non vengono quotidianamente utilizzati per le funzioni storiche di lavatoi, continuano a mantenere un elevato valore per la vita sociale in quanto presso le fonti che irrorano d’acqua i lavatoi i contadini della zona continuano ad attingere l’acqua per uso irriguo.

I lavatoi, di proprietà Comunale, sono nati per gestire l'acqua in esubero proveniente da una fonte pubblica che risulta censita già nel catasto Leopoldino, promulgato nel 1765 nel Granducato di Toscana da Pietro Leopoldo (Granduca di Toscana).

Il progetto di riqualificazione dei Docci comunali e dei Lavatoi pubblici è il naturale proseguimento di una progettazione approvata con deliberazione della giunta comunale n. 73 del 29/11/2017 già realizzata, avente ad aggetto “Miglioramento delle infrastrutture per l’adduzione e accumulo di acque superficiali di uso irriguo interaziendale”. Tale progetto riguarda il restauro e la riqualificazione della cisterna e del locale annesso, posto in adiacenza alla tettoia dei lavatoi. Pertanto è facile capire che il progetto riqualificazione dei Docci comunali e dei Lavatoi pubblici non è nient’altro che il II° stralcio di un progetto complessivo di riqualificazione della direttrice di accesso al paese e di riqualificazione del sistema di recupero, raccolta e utilizzo dell’acqua che in passato ha avuto una forte valenza sociale.


Taglio del nastro_

Video inaugurazione restauro Lavatoi pubblici e Docci comunali

 

ElenaVideo testimonianza di Elena Serradimigni

Elena

Parte 2

Anna

Video Testimonianza di Anna Filaroni

Testimonianza audio di Santina Favilli   parte 2    parte 3

Testimonianza di una ragazzina dell’epoca, ricordi e foto ritrovate in un vecchio baule...

Casale Paese di Collina (cantata dalle Lavandaie)

Fonte di Casale_

Fonte a Casale Marittimo, Donne ad un lavatoio

Dipinto raffigurante alcune donne intente a lavare i panni in una vasca all'aperto, dipinto donato al Museo Sanna in data 01/04/1976 per volontà testamentaria della Signora Francesca, nota Fanny, Righi vedova Mugoni e consegnate al dott. Gaetano Porqueddu notaio in Sassari il 01/02/1978. L'accoglimento dell'acquisizione da parte dello Stato è del 1984. Il dipinto qui catalogato è opera del pittore livornese Mario Cocchi (1858/1957): "tra i fondatori nel 1920 del Gruppo Labronico, che aveva riunito i più importanti pittori livornesi contemporanei e che aveva organizzato rilevanti mostre storiche (...) Abbandonata la tecnica divisionista per un linguaggio formale più vicino all’arte del Novecento (semplificazione delle forme e sintesi della rappresentazione), Cocchi ha dipinto prevalentemente ritratti e paesaggi eseguiti dal vero (il mare e le campagne intorno a Livorno, con il libeccio che imperversa), ispirandosi alla pittura fiamminga e ai classici dell’Impressionismo."

 

Di seguito allegate Foto e documentazione storica

La Fonte Vecchia
26-02-2025

Allegato 1.86 MB formato jpg

La Fonte Vecchia 2
26-02-2025

Allegato 1.73 MB formato jpg

Casale Paese di Collina
05-03-2025

Allegato 3.99 MB formato pdf

Testimonianza di una ragazzina dell’epoca, ricordi e foto ritrovate in un vecchio baule...
05-03-2025

Allegato 1.73 MB formato pdf

Testimonianza audio di Favilli Santina parte 1
05-03-2025

Allegato 1.87 MB formato m4a

Testimonianza audio di Favilli Santina parte 2
05-03-2025

Allegato 1.44 MB formato m4a

Testimonianza audio di Favilli Santina parte 3
05-03-2025

Allegato 1.41 MB formato m4a

Fonte di Casale Marittimo, Donne ad un lavatoio
06-03-2025

Allegato 334.22 KB formato jpg


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